Era il 6 Marzo del 2012 quando con gli amici del Comitato #Diamocidafare presentammo 12.000 firme raccolte a sostegno della delibera comunale di iniziativa popolare “Roma verso Rifiuti Zero”: oggi, grazie al nuovo corso dato dal Sindaco Marino, la delibera è finalmente approvata dall’Assemblea capitolina fornendo così a Roma Capitale e ad AMA importanti linee di indirizzo sulla gestione dei rifiuti urbani e sui servizi di decoro e di igiene urbana. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI e promotrice della delibera di iniziativa popolare “Roma verso Rifiuti Zero”.
Come portare Roma al livello delle altre metropoli europee in termini di gestione del ciclo dei rifiuti è stato un impegno assunto, sin dalla sua elezioni, dal Sindaco Marino e della sua Giunta. Da qui è nata la scelta di chiudere subito, Settembre 2013, la discarica di Malagrotta, di avviare una rivoluzione amministrativa e industriale per AMA, che passa dal cambio del management sino all’avvio della raccolta porta a porta su sempre un numero più grande di aree della città. A questi interventi si aggiunge il tavolo di confronto aperto nel Novembre 2013 dall’Assessore all’Ambiente Estella Marino con il Comitato promotore #Diamocidafare e l’Associazione Zero Waste Lazio: un percorso che nel Marzo 2014 si è concluso ed ha portato alla redazione della delibera approvata oggi.
Le linee di indirizzo contenute nell’atto approvato prevedono: 1) di realizzare gli obiettivi di legge che prevededono il 65% di raccolta differenziata nel 2016 e il 75% nel 2020; 2) che le azioni di igiene pubblica siano conformi agli esiti del Referendum del 12/13 Giugno 2011 in tema di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica; 3) continuare con l’estensione della raccolta porta a porta; 4) che l’Amministrazione capitolina renda pubblico il flusso dei rifiuti urbani e descrivere in modo intellegibile e trasparente le risorse economiche in ogni settore impiegate e da ogni settore generate; 5) l’adozione di un Piano di Azione per ridurre il flusso di produzione di rifiuto per centrare l’obiettivo del -20% nel 2020; 6) calibrare la tariffa dei rifiuti solo sulla quantità di indifferenziato prodotto, con sistemi di rilevamento tecnologici per superare la raccolta multimateriale stradale; 7) controlli e sanzioni sugli errati conferimenti, per evitare che i rifiuti speciali finiscano ad “inquinare” il flusso dei rifiuti urbani; 8) di avviare la realizzazione di Centri di riuso e riparazione, nei pressi delle isole ecologiche, per intercettare il materiale prima che venga conferito al Centro di raccolta e trasformato in rifiuto sensibilizzando al contempo la cittadinanza alle pratiche del riutilizzo; 9) l’autosufficienza impiantistica a livello territoriale per chiusura del ciclo dei rifiuti urbani; 10) la creazione di Centri di Raccolta municipali per il trattamento della frazione organica differenziata e per il recupero della raccolta multimateriale leggera e degli imballaggi; 11) la riconversione degli impianti di TMB di AMA per la selezione dei rifiuti indifferenziati con tecnologie che favoriscano il recupero di materia eliminando la creazione di combustibile da rifiuto e il ricorso all’incenerimento; 12) l’istituzione di “Osservatori Municipali/Comunale verso Rifiuti Zero” con compiti di monitoraggio e controllo di quanto previsto costituiti da Municipi, AMA, e associazioni di comitati e cittadini.