Ieri l’Assemblea Capitolina ha approvato la delibera che, modificando l’articolo 46 del Regolamento del Decentramento Amministrativo, posa un’altra pietra nella costruzione di quella Città Metropolitana nella quale i Municipi diventano dei veri e propri comuni urbani, con autonomia di bilancio e competenze maggiori.
Il provvedimento, che nasce dalla Commissione Roma Capitale e Riforme Istituzionali presieduta da Gianni Paris, rivoluziona il ruolo dei Municipi con un meccanismo che premia i più virtuosi dove le risorse a disposizione saranno tanto maggiori quanto sarà la loro capacità di riscuotere alcuni tributi (occupazione di suolo pubblico, passi carrabili), di porre in essere politiche di efficientamento energetico e, per una parte, acquisiranno anche le entrate connesse alle trasformazioni edilizie e urbanistiche che insistono sul territorio.
Nel Bilancio comunale, i Municipi potranno contare su risorse finanziarie certe calcolate sulla base di criteri che tengono conto delle caratteristiche demografiche, territoriali, ambientali e socioeconomiche dei territori. Inoltre, la Giunta capitolina sottoporrà alla Consulta dei Presidenti dei Municipi un documento per la formazione del Bilancio di Previsione e un’ipotesi relativa all’ammontare delle risorse complessive che verranno assegnate ai municipi per l’anno di riferimento; sull’ipotesi di budget, il Consiglio del Municipio delibererà una previsione annuale e pluriennale contenente una proposta di ripartizione delle previsioni di spesa non vincolata e il dettaglio delle previsioni di entrata: una netta inversione di tendenza rispetto a quanto avviene ora dove i Municipi sono uno dei tanti Centri di Spesa della macchina capitolina.
I prossimi passi da compiere sono ora il passaggio di competenze su manutenzione scolastica e del verde così come anche richiesto dai Municipi in fase di approvazione del Bilancio di Previsione 2015.