Un impegno preso, una promessa mantenuta quella di restituire ad una delle piazze più belle della Città la veste che merita e che tanti cittadini da tempo reclamavano.
Negli anni, il mercato organizzato in occasione festività natalizie e della tradizionale befana di Piazza Navona, aveva perso quelle caratteristiche che lo rendevano unico, trasformandolo in un guazzabuglio di banchi ammassati l’uno sull’altro che vendevano merce che di natalizio avevano ormai poco o nulla.
Già l’anno passato, per fermare lo scempio, erano state prese delle misure che avevano portato a stilare un bando che riduceva drasticamente le postazioni. I vincitori dello stesso, per protestare contro le nuove regole, avevano però deciso di far ricorso (perso davanti al TAR) e di disertare la piazza. Il comune in quell’occasione organizzò per quel periodo una “piazza a misura di bambino” che fu un grande successo.
Ora uscirà un nuovo bando decennale per assegnare 48 postazioni commerciali (ridotte ancora rispetto alle 72 previste l’anno passato) di cui 28 per la vendita di addobbi natalizi, giocattoli, dolciumi e libri per bambini, 20 per la vendita di prodotti artigianali (presepi e giocattoli), 7 postazioni, con ingombro massimo di un metro quadro, di cui 6 per la vendita di zampognette e palloncini, una postazione per fare una foto con Babbo Natale.
Inoltre, saranno presenti anche 12 postazioni di spettacoli viaggianti, la giostra tradizionale ed il teatrino dei Burattini, 6 postazioni per l’intrattenimento dei bambini e un palco per spettacoli oltre ovviamente al classico presepe.
Tutte le strutture avranno un design coordinato e armonico con la bellezza della piazza.
Dal punto di vista delle merci, saranno invece escluse invece tutte quelle non in linea con la tradizione e saranno invece favoriti i prodotti di qualità, i prodotti tipici locali, biologici e per celiaci, riciclati e realizzati con materiali naturali.
Con questo bando, si restituisce ai cittadini uno spazio che per molti anni era stato sottratto alla tradizione ed operava per la gran parte senza autorizzazioni amministrative, igenico sanitarie e con pericoli per l’incolumità della persone.
Oggi è così possibile coniugare decoro, qualità e sostenibilità il tutto nel rispetto delle regole rilanciando una tradizione da sempre nel cuore dei romani.